Planet Patrol ha aiutato TESS a scovare pianeti impostori
Il progetto promosso dal NASA Goddard Space Flight Center ha presentato i suoi risultati con un paper che vede Luca Cacciapuoti (neolaureato in Fisica alla Federico II) come primo autore.
Il progetto promosso dal NASA Goddard Space Flight Center ha presentato i suoi risultati con un paper che vede Luca Cacciapuoti (neolaureato in Fisica alla Federico II) come primo autore.
Uno studio MEDGI-Carb, pubblicato su Nutrients, condotto da ricercatori statunitensi, svedesi, Federico II e CNR-Isa Avellino dimostra la rilevanza dell’indice glicemico degli alimenti.
La docente federiciana Laura Mandolesi è corresponding author di una ricerca, pubblicata sullo Scandinavian Journal of Psychology, che propone un approccio psicobiologico allo studio della personalità.
Dal Tigem di Pozzuoli, arrivano buone notizie per le persone affette dalla rara malattia metabolica. Lo studio pubblicato sul New England Journal of Medicine – Evidence.
Lo studio apparso su Nature analizza proteine antiche eccezionalmente preservate e può dirci molto sui disastri e sulle malattie affrontate dall’uomo in passato.
Docenti del Dipartimento di Agraria Federico II hanno scoperto un particolare metodo per tenere alla larga i predatori e salvarsi la vita. Lo studio interuniversitario è su Current Biology.
C’è un buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea e una ricerca congiunta tra Event Horizon Telescope, INAF, INFN, Università di Cagliari e Federico II ha svelato la prima fotografia in assoluto del corpo celeste.
Su Nature il paper di un team internazionale di scienziati, tra cui il paleontologo federiciano Pasquale Raia del DISTAR, che ha dimostrato una correlazione tra i cambiamenti climatici e l’evoluzione della specie umana.
Nell’ambito della cornice di ricerca europea Horizon 2020 e coordinato dal Centro Interdipartimentale CRISP della Federico II, LandSupport è il primo progetto selezionato dalla Commissione Europea come Storia di Successo.
Nei laboratori federiciani Foamlab e RHEOLab hanno hackerato la fisica della pizza regalando speranza a chi è allergico al lievito e attirando l’attenzione delle riviste Nature e Scientific American.