Nell’ambito della cornice di ricerca europea Horizon 2020 e coordinato dal Centro Interdipartimentale CRISP della Federico II, LandSupport è il primo progetto selezionato dalla Commissione Europea come Storia di Successo
Per LandSupport, il progetto coordinato dal Centro Interdipartimentale CRISP dell’Università Federico II nell’ambito della ricerca europea Horizon 2020, arriva un importante riconoscimento: è stato selezionato dalla Commissione Europea come Storia di Successo. Il progetto è coordinato dal professor Fabio Terribile, docente di pedologia presso il Dipartimento di Agraria Federico II.
Aiutare i territori a comprendere i dati di telerilevamento
Cos’è LandSupport?
Ogni minuto di ogni giorno, satelliti, sensori e droni raccolgono dati sul pianeta. L’enorme quantità di informazioni ambientali a disposizione può diventare ingestibile per agricoltori e decisori politici. Il progetto LandSupport, finanziato dall’UE e di cui di cui l’ateneo federiciano è capofila, ha sviluppato una piattaforma web di facile utilizzo in grado di combinare dati satellitari, droni e altri sistemi di sensoristica con modelli all’avanguardia. Gli agricoltori, i responsabili politici e persino i cittadini possono facilmente trovare informazioni utili e fare scelte ambientali coerenti.
«La disponibilità di dati non è sempre sufficiente per esercitare un impatto positivo sulla gestione del suolo»
Fabio Terribile
Fabio Terribile, coordinatore del progetto LandSupport e direttore del centro CRISP, afferma: “Qui nell’UE godiamo di buone politiche ambientali, ma è evidente che le condizioni dell’ambiente stanno peggiorando in molti casi.”
LandSupport mira dunque a supportare l’agricoltura e la silvicoltura sostenibile, a contrastare lo spreco di suolo nei territori rurali e a indirizzare politiche europee territoriali improntate alla sostenibilità. Ciò è possibile solo con la costruzione di un sistema di supporto alle decisioni basato su una vasta serie di strumenti operativi multidisciplinari e interoperativi. Le aziende, potranno capire da qui ad alcuni anni, in una fase di grandi cambiamenti climatici, quali sistemi adottare per proteggere le colture da eventuali criticità. Valutare se e quanta acqua è disponibile per l’irrigazione e determinare i rischi. Supporto determinante anche per pianificare precisi percorsi enogastronomici, fondamentali per il successo planetario di un approdo turistico quale è la Campania.
Una piattaforma web per l’azione politica e territoriale
Il valore aggiunto del progetto risiede nel fatto che gli strumenti operativi siano fruibili via web attraverso una piattaforma unificante: www.landsupport.eu. Negli ultimi decenni sono stati sviluppati diversi servizi web GIS e DSS tuttavia gli approcci sono stati spesso o troppo semplici o troppo specifici e monodisciplinari, quindi difficilmente adattabili a diversi contesti e scale territoriali. Sta di fatto che, nella maggior parte dei casi, i potenziali utenti (ad es. agricoltori, responsabili politici e altri soggetti interessati) hanno finito per non adottare questi strumenti a sostegno delle loro attività, e ciò può essere in parte spiegato dal fatto che questi non sono stati coinvolti nel progetto.
Non basta l’accesso alle informazioni, serve anche un forte sostegno operativo per garantire che i dati grezzi siano traducibili in azioni concrete. Sulla piattaforma LandSupport i dati raccolti vengono elaborati attraverso una serie di modelli e resi accessibili e comprensibili grazie a oltre 100 strumenti operativi. Tra questi figurano strumenti per simulare la gestione di sistemi agricoli specifici e per valutare la produttività delle colture e la degradazione del suolo. Gli utenti possono tenere in considerazione variabili ambientali, come la quantità di agenti inquinanti nel suolo, usando scenari climatici attuali e futuri.
“Ci siamo prefissi l’obiettivo di sviluppare un sistema geospaziale online intelligente, ma anche offrire assistenza a una grande comunità di utenti finali, aiutandoli a pianificare e gestire l’uso del suolo in modo più sostenibile. La piattaforma permette anche di valutare la resilienza ai cambiamenti climatici, nonché gli aspetti socio-economici della gestione del suolo”, aggiunge Fabio Terribile. “Il coinvolgimento di siti pilota aggiuntivi per la raccolta di dati al di fuori dell’Europa (ad esempio in Tunisia) ci ha permesso di valutare i nostri strumenti in contesti fisici, socio-economici e culturali molto diversi.”
Conferenza finale e workshop
Il Dipartimento di Agraria ospiterà la Final Conference del Progetto e il workshop “Save our Soils” nei giorni 27 e 28 aprile 2022. Tutti i dettagli degli eventi in programma: https://www.landsupport.eu/final-conference