Un nuovo materiale nanocomposito resistente al fuoco

Sviluppato un nuovo materiale nano-composito a matrice polimerica. La scoperta offre diverse nuove funzionalità: la trasparenza, la fotoluminescenza ai raggi UV e una marcata idrofobia. Ciò che lo rende particolarmente innovativo è la sua capacità di ritornare alla forma prestabilita dopo essere stato sottoposto a uno stimolo termico. Questo materiale è stato realizzato grazie alla collaborazione tra un gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale dell’Università Federico II, guidato da Antonio Aronne e composto da Aurelio Bifulco, Claudio Imparato, Giuseppe Vitiello, Michele Perrella e Immacolata Climaco, e un team del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia del Politecnico di Torino coordinato dal professore Giulio Malucelli.

L’attività di ricerca, che era rivolta allo sviluppo di un materiale da utilizzare nel campo dell’anticontraffazione ed è stata supportata finanziariamente dalla Philip Morris International, in collaborazione con il Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati (CeSMA) della Federico II.

La sua multifunzionalità scaturisce da una piccolissima variazione composizionale della matrice polimerica epossidica realizzata per aggiunta di una minima componente inorganica (1% in peso) e una di ancor più bassa concentrazione di punti quantici di carbonio (inferiore o uguale allo 0,3% in peso).

Il materiale presenta eccezionali proprietà di resistenza alla fiamma superficiale che gli consentono un recupero di forma anche per esposizione diretta a una fiamma libera (“flame-triggered shape recovery effect”). I risultati di questa attività sono stati pubblicati su una importante rivista a diffusione internazionale nel campo dell’ingegneria Chimica (Chemical Engineering Journal, collegamento ipertestuale alla rivista).


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