La Federico II nella rete mondiale del Centre for Sociodigital Futures

Le tecnologie digitali stanno trasformando la vita di tutti i giorni mentre si intensificano i proclami su come robot intelligenti, veicoli autonomi e il “metaverso” definiranno il futuro


Il Centre for Sociodigital Futures

Con un investimento di 10 milioni di sterline dell’Economic and Social Research Council (ESRC) britannico, il Centre for Sociodigital Futures sarà un nuovo pionieristico centro studi che unirà esperti di tutto il mondo per indagare sull’impatto degli scenari digitali e su come definire approcci più equi e sostenibili guardando ai futuri intrecci tra tecnologia e società.

Il Centre for Sociodigital Futures è una partnership guidata dall’Università di Bristol che creerà una rete nazionale e internazionale di ricercatori con competenze che abbracciano le scienze sociali, l’ingegneria e le arti. Questo hub unico nel suo genere comprenderà anche partnership strategiche con British Telecom e numerose istituzioni inglesi come il Dipartimento per l’ambiente, l’alimentazione, gli affari rurali (Defra), Locality e il Centro nazionale per la sicurezza informatica. Anche l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) farà parte della collaborazione.

La professoressa Susan Halford, direttrice del centro ha dichiarato: “Viviamo in un mondo sociodigitale, in cui le tecnologie, i dispositivi e i dati sono parte integrante delle nostre vite. Analizzeremo i futuri sociodigitali emergenti, esaminando chi e cosa sta guidando queste traiettorie e quale sarà l’impatto sulle principali sfide del nostro tempo, in particolare l’ampliamento delle disuguaglianze e le crisi legate al cambiamento climatico. Lavorando con i nostri partner, il nostro obiettivo è rendere accessibili i futuri sociodigitali in modo da avere un impatto diretto sui decisori politici, sulla pratica organizzativa, sulla partecipazione della comunità e sulla progettazione di nuove tecnologie”.

«Viviamo in un mondo sociodigitale, in cui le tecnologie, i dispositivi e i dati sono parte integrante delle nostre vite»

Susan Halford

Partner accademici internazionali e un’agenda ambiziosa

Con sede presso l’Università di Bristol, questo hub è una collaborazione quinquennale con l’Università delle Arti di Londra, l’Università di Edimburgo, l’Università di Birmingham, la Goldsmiths University di Londra e la Lancaster University nel Regno Unito. I partner accademici internazionali provengono da quattro continenti e includono l’Italia con l’Università Federico II, gli Stati Uniti con la New School, la Norvegia con l’Università di OsloMet, il Sudafrica con l’Università di Stellenbosch e l’Australia con l’Università del New South Wales.

Il responsabile scientifico per l’ateneo federiciano, il professore Biagio Aragona del Dipartimento di Scienze Sociali spiega: “La ricerca sociale è stata spesso considerata troppo lenta per stare al passo del cambiamento tecnologico. Il Centre for Sociodigital Futures muove invece dalla convinzione che, se incorporata sin dall’inizio, by design, e sulla base di procedure condivise da tutti gli stakeholder, essa può essere fondamentale per far pendere la bilancia dell’innovazione digitale verso traiettorie inclusive, riflessive e sostenibili”.

«La ricerca sociale può essere fondamentale per far pendere la bilancia dell’innovazione digitale verso traiettorie inclusive, riflessive e sostenibili».

Biagio Aragona

L’ambizioso programma di ricerca focalizzerà il modo in cui i dispositivi, i servizi forniti tramite piattaforme digitali e la fame di dati stanno plasmando (e vengono modellati) dalle pratiche quotidiane di consumo, cura, apprendimento, spostamento (di persone e di beni) e organizzazione. Il Centro studierà anche come le tecnologie all’avanguardia – intelligenza artificiale, reti ad alte prestazioni, robotica e realtà aumentata/virtuale – vengono immaginate e plasmate a seconda dell’idea di futuro maturata dalle pratiche quotidiane nelle rispettive aree di impiego.

Il Centro svilupperà prototipi organizzativi e proiezioni per valutare scenari futuri in grado di ridurre le disuguaglianze sociodigitali e gli stili di vita insostenibili. La più grande ambizione del programma sarà quella di sviluppare gli strumenti teoretici e metodologici per affrontare la ricerca sul futuro sociodigitale.

Sito web del Centre for Sociodigital Futures